En el principio era la palabra
 

IL CASO MORENO LUCIANI

Era il nipote del cardinale

Il direttore della Libreria del Santo (Padova) mi invia un’ e-mail in cui dice: “Lei conosce quanto accaduto a uno dei figli del fratello di Albino? L’ho scoperto per caso. A Canale d’Agordo tutti sanno, ma nessuno ne parla” (17-4-2018). Gli rispondo il giorno dopo: Sí, si tratta di Moreno, “morto annegato”. E allego la testimonianza che, in un documento scritto a macchina, procura Mario Senigaglia, allora segretario del patriarca Luciani:

“Quando la mattina del 3 maggio 1975 la nipote Pía mi disse per telefono della morte di Moreno vissi accanto al patriarca il dramma di quelle ore di attesa, il viaggio silenzioso fatto di sera –dopo aver mantenuto tutti gli impegni della giornata- e l’incontro con i suoi a Canale, ho visto che qualche cosa in lui si era spaccato. Lo vidi inginocchiato in terra a consolare il fratello Berto (Edoardo) tenendogli la testa tra le mani. Lo vidi pregare e piangere. Da allora decise: Devo stare più vicino ai miei. Qualche cosa cambiò da allora. Divenne più affettuoso e la sua grande carica umana si arricchì notevolmente. A Canale andammo più spesso, fermandoci non solo a mangiare un boccone, ma anche a dormire”(1).  Nella foto, Luciani con Eduardo, Antonietta e i suoi dieci figli. Moreno si trova in alto, a destra.Ver más

 

 

 

 

 

 


(1)SENIGAGLIA, M., Quando la sua umanità diventava amicizia, Archivio “30 Giorni”. Vr. RONCALLI, M., Giovanni Paolo I. Albino Luciani, San Paolo, Torino, 2012, 426.